Le macerie del cratere non sono un problema ma una risorsa.
Per il valore che rappresentano riciclandole, per il lavoro nel nostro territorio.
Eppure il caos normativo frutto della logica delle ordinanze sta di fatto fermando la rimozione e il riciclo.
Dalla “primavera delle carriole” la quantità giornaliera delle macerie rimosse è calata da 500 tonnellate a 150, l'unico sito per lo stoccaggio (l'ex Teges) è pieno, i mezzi per il trasporto sono rimasti due, permettendo l'apertura di sole due linee, ancora non è stato possibile acquistare il macchinario che permette la vagliatura e la triturazione delle macerie per dare avvio al riciclaggio del materiale, attualmente lavorano al servizio circa trenta persone.
E in città si rischia di scatenare l'ormai consueta guerra tra poveri che non possiamo permettere si risolva con l'arrivo di ennesime “cricche”.
Mentre il territorio continua ad essere mangiato da cave (senza che ancora esista un piano cave regionale) non avviamo il riciclo per produrre inerti.
Torniamo ad occuparci delle nostre macerie!
SABATO 28 MAGGIO
PIAZZA DUOMO
ore 16.00
Leggi e diffondi il dossier “Odissea Macerie”
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