UN VIAGGIO NEI TERRITORI DELLA CITTA' PIU' MISTIFICATA D'ITALIA
un film di Paolo Pisanelli
www.jutarramutu.it
venerdì 29 luglio 2011
Ii Piano della Neve: considerazioni critiche di Terrepubbliche
IL PIANO/PROGETTO DELL’AREA OMOGENEA DELLA NEVE
(in attuazione del Protocollo di Intesa Letta-Chiodi-Nusca)
Considerazioni
Il Piano elaborato dalla Facoltà di Architettura dell’Università “la Sapienza “di Roma presentato per primo tra i 9 previsti per il Cratere (che invece esigebbe un coraggioso ed organico Progetto Speciale regionale !)
-viene a palesare la confusione e la promiscuità di contenuti dettati dalle Ordinanze con la conseguente incertezza sulla
natura, cogenza ed efficacia dello stesso;
-viene a dimostrare l’artificiosità della costruzione programmatico-pianificatoria delineata dalle stesse
Ordinanze rispetto alle esigenze reali,ai tempi auspicati e alle necessità/priorità finanziarie del cratere;
-esplicita i limiti (discontinuità e consumo territorio) dell’attuale sviluppo turistico residenziale fondato sulla
neve , gli impianti e le seconde case;
-conferma un’ipotesi di sviluppo fondata sui valori ambientali e paesaggistici;
-delinea/accenna ad alcune forme alternative di fruizione come la “Strada Terranera- Pagliare di Tione,
-prevede in congruenza il completamento e la riqualificazione di un polo ippico ad Ovindoli;
Senza però riuscire a delineare una visione veramente alternativa fondata su una valorizzazione della biodiversità’, sui tempi più lunghi ed articolati di fruizione di questa e sul recupero del p.e.e e,quindi, senza realizzare una conseguenzialità nelle proposte).
Infatti :
- l’ambiente diventa l’occasione per un “maquillage” antropocentrico con superficiali ed opinabili interventi “pseudoartistici” di arredo (come la strada paesaggio/paesaggio della memoria, le sculture di rami intrecciati o i teli rimovibili colorati… che dovrebbero enfatizzare le trame del piano carsico !!) propri di una egemone cultura urbanistico edilizio che continua a ignorare i meccanismi ecosistemici e impone “assurdi segni architettonici”;
- solo per Lucoli viene proposta la filosofia dell’albergo diffuso;
- e, soprattutto, il Progetto glissa (…non ha il coraggio di esplicitarli !!) sui collegamenti funiviari necessari per raccordare Campo Felice con Monte Magnola ;
- e (ancora !!) ripropone anacroniostici Campi da golf.
Nel dettaglio mentre per Rocca di Cambio (non si capisce perché proprio sul villaggio MAP in precario),viene previsto, in un’interessante struttura gradonata seminterrata, un “polo dell’acqua” (per spazio benessere) che probabilmente avrebbe comunque avuto un ruolo di servizio complementare e strategico per l’intera piana;
Particolarmente grave appare, invece, l’ipotesi di espansione per il centro di Rocca di Mezzo, una
( improvvisa ed estemporanea ) vera e propria Variante generale all’illegittimo PdF vigente (…è dal 1983 che il comune è obbligato ad adottare un PRG mentre continua ad attestare tutta la sua politica territoriale su un becero Programma di Fabbricazione degli anni 70 ?). Tale variante è subdolamente camuffata sotto la sigla “Passeggiata urbana delle coste” e contiene 11 edifici ( per altre seconde case !?) tipologicamente avulsi dal contesto con una consistenza di almeno 30.000 mc .
Bisogna poi evidenziare :
-come il Progetto venga a configurarsi come un intervento di colonialismo culturale-disciplinare condiviso solo con alcuni”complici” locali (anche se referenti istituzionali) teso ad imporre un modello di sviluppo del tutto incompatibile con tutta la strumentazione urbanistica vigente nel territorio democraticamente costruita in questi anni;
-come lo stesso venga a costare circa 2.000.000 euro ben altrimenti utilizzabili;
Bisogna,infine, aggiungere che la stessa Facoltà di Architettura (come tante Altre che in altri piccoli comuni stanno partecipando alla “sagra dei Piani di Ricostruzione” !? ), in parallelo ha elaborato il Piano di Ricostruzione del Comune di Lucoli per circa 800.000 euro ; una somma con la quale si sarebbero più opportunamente potuti recuperare i pochi alloggi realmente colpiti dal sisma in tale comune.
21 luglio 2011
COMITATUS AQUILANUS
Terrepubbliche.anpe@alice.it
334-2724599
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